domenica 12 gennaio 2014
venerdì 3 gennaio 2014
POMPEI
" Frattanto
dal
monte
Vesuvio
in più
luoghi
risplendevano
vastissime
fiamme
e
alti
incendi,
il cui
bagliore
e
splendore
era messo in evidenza
dalle tenebre
della notte. ...
le case
ondeggiavano
per le frequenti
e
violente
scosse
e,
quasi
smosse
dalle loro
fondamenta,
sembravano
andarsene
o
ritornare
ora
qua
ora
là.
Al contrario
all'aperto
si temeva
la caduta
di pomici
benché
leggiere
e
corrose ... Altrove
(era) già
giorno,
lì
una notte
più nera
e
più fitta
di tutte
le notti;
(notte) che
tuttavia
molte
fiaccole
e
varie
luci
rendevano meno fitta.
Inoltre vedevamo il mare riassorbirsi in se stesso e quasi essere respinto dal tremore della terra. Certamente il litorale si era spostato in avanti e conteneva molti animali di mare nelle sabbie rimaste in secco. Dall'altra parte una nube nera e orrenda interrotta da correnti intrecciate e lampeggianti di aria infuocata si allargava in lunghe figure di fiamme; quelle erano sia simili a folgori sia più grandi" .
Trad. (internet) dal latino di Plinio il giovane, Epistulae, VI, 16, 20.
La foto é (chiaramente mia) presa durante le giornate napoletane e una lunga passeggiata sulle mura di Pompei.
Inoltre vedevamo il mare riassorbirsi in se stesso e quasi essere respinto dal tremore della terra. Certamente il litorale si era spostato in avanti e conteneva molti animali di mare nelle sabbie rimaste in secco. Dall'altra parte una nube nera e orrenda interrotta da correnti intrecciate e lampeggianti di aria infuocata si allargava in lunghe figure di fiamme; quelle erano sia simili a folgori sia più grandi" .
Trad. (internet) dal latino di Plinio il giovane, Epistulae, VI, 16, 20.
La foto é (chiaramente mia) presa durante le giornate napoletane e una lunga passeggiata sulle mura di Pompei.
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