venerdì 3 gennaio 2014

POMPEI

" Frattanto dal monte Vesuvio in più luoghi risplendevano vastissime fiamme e alti incendi, il cui bagliore e splendore era messo in evidenza dalle tenebre della notte. ... le case ondeggiavano per le frequenti e violente scosse e, quasi smosse dalle loro fondamenta, sembravano andarsene o ritornare ora qua ora là. Al contrario all'aperto si temeva la caduta di pomici benché leggiere e corrose ... Altrove (era) già giorno, lì una notte più nera e più fitta di tutte le notti; (notte) che tuttavia molte fiaccole e varie luci rendevano meno fitta.
Inoltre vedevamo il mare riassorbirsi in se stesso e quasi essere respinto dal tremore della terra. Certamente il litorale si era spostato in avanti e conteneva molti animali di mare nelle sabbie rimaste in secco. Dall'altra parte una nube nera e orrenda interrotta da correnti intrecciate e lampeggianti di aria infuocata si allargava in lunghe figure di fiamme; quelle erano sia simili a folgori sia più grandi" .
Trad. (internet) dal latino di Plinio il giovane, Epistulae, VI, 16, 20.



La foto é (chiaramente mia) presa durante le giornate napoletane e una lunga passeggiata sulle mura di Pompei.